Hai mai sentito parlare dell’UV Camera? Ecco di cosa stiamo parlando e come utilizzarla consapevolmente in estate
Quante volte, dopo i primi giorni di mare, torniamo a casa letteralmente abbrustoliti per via dell’azione dei raggi solari sulla pelle? Nonostante in molti applichino una buone dose di crema solare per scagionare il rischio, talvolta sembra comunque essere tutto inutile: cosa non va dunque? Probabilmente servirebbe un supporto in più per comprendere se lo stiamo facendo nel modo giusto.
In determinati casi, probabilmente abbiamo scelto una protezione solare non indicata per la nostra pelle: come ben tutti sappiamo, infatti, ne esistono di diverse intensità, motivo per cui se abbiamo un incarnato particolarmente chiaro e delicato o, semplicemente, ci approcciamo alla spiaggia dopo tanti mesi, dovremmo partire senza ombra di dubbio con una 50+. Se, però, ancora persiste queste problematica, probabilmente bisognerà passare all’artiglieria pesante e munirsi di un’UV Camera.
Come si può intendere dal suo nome, questo tool è una particolare fotocamera munita di schermo HD con filtri solari invisibili, che ci consentiranno di capire se stiamo applicando la crema solare sul viso nel modo corretto. Non appena attivata, infatti, avremo una visione che ci permetterà immediatamente di scorgere la distribuzione del solare sul viso, evitando quindi di lasciare aree scoperte. Tuttavia, ci sono delle importanti considerazione da fare prima di acquistare un prodotto di questo tipo (che, tra l’altro, arriva a toccare quasi i 100 euro su Amazon).
UV Camera, tutto quello che c’è da sapere
Sui social questo strumento è andato subito virale per l’estate, ma la verità è che non tutti lo usano con piena consapevolezza: questo in quanto non solo non ne si conosce a fondo il chiaro funzionamento, ma anche perché non si ha idea di come agiscono le protezioni SPF sulla pelle. Ecco cosa dovete assolutamente sapere per utilizza un’ UV Camera nel modo corretto.
La maggior parte delle persone pensa che, non appena il viso apparirà in camera integralmente più scuro dopo aver passato la protezione solare, sarà subito pronto del tutto per l’esposizione al sole. In verità, l’UV Camera non è in grado di fornire questa tipologia di dettagli: la condizione di cui sopra ci può indicare, ad esempio, che non sono state tralasciate zone, ma non che la quantità di SPF applicata sia sufficiente.
Molte volte, infatti, una singola passata di protezione non basta ed è il motivo per cui, nonostante la applichiamo, chi ha la pelle particolarmente sensibile comunque si arrossa parecchio. Per questo motivo, per avere una copertura sicura al 100%, sarebbe ideale fare almeno quattro passate di SPF, verificando con l’UV Camera di non aver tralasciato nemmeno una zona. Per questo motivo, ricordate sempre di ripassare la protezione anche ogni qual volta uscite dall’acqua dopo aver fatto il bagno.
E’ soprattutto, proprio in questi casi potrebbe essere utile avere con voi l’UV Camera, in quanto in spiaggia sareste inevitabilmente meno precise rispetto a come fareste a casa, davanti ad uno specchio. Insomma, questo tool è davvero utile, soprattutto per chi ha la pelle molto delicata o con particolari problematiche, ma attenzione ad usarlo sempre con consapevolezza!