La lotta anti-età, fa sì che quotidianamente ognuna di noi si sottoponga a trattamenti virtuosi e specifiche attenzioni per migliorare l’aspetto del proprio viso e contrastare quanto più possibile quegli inestetismi che, con il passare degli anni, sono pressoché inevitabili. Ma esistono trattamenti e cure specifiche e dei trattamenti volti ad aiutare la pelle nei suoi processi di rigenerazione.
Quando le cellule morte, per via di una lunga serie di fattori, si cementa sulla nostra superficie cutanea con una permanenza invadente, l’elasticità dell’idratazione della nostra pelle si riduce, generando più opacità.
Al fine di favorire l’eliminazione di questi fattori, vi sono metodi quali appunto il peeling; e questo turnover epidermico, non solo è in grado non solo di stimolare e rigenerare l’espulsione di questi agenti devitalizzanti, ma anche di favorire e sollecitare lo strato basale dell’epidermide a riprodurre nuove cellule, affinché la pelle riesca a ritrovare la sua luminosità ed anche ad incentivare il suo colorito e la sua morbidezza, riuscendo così ad attenuare macchie scure e rigenerare il collagene.
Attraverso una meticolosa aggressione chimica, riuscirebbe a stimolare una profonda esfoliazione della superficie cutanea, e a far risultare così anche la grana della pelle più ricettiva nei confronti delle sostanze funzionali nei cure nutrienti ed idratanti applicate in un secondo momento.
Tuttavia, se questa tecnica può risultare ancora troppo poco sviluppata, al giorno d’oggi grazie all’evoluzione del campo medico estetico e allo sviluppo di innovative sorgenti laser a CO2, riusciamo ad avere un controllo totale e flessibile della profondità di ablazione, attraverso una diffusione termica minima ai tessuti circostanti, che riesce così a ridurre al minimo l’utilizzo di bisturi. Ma di che trattamento stiamo parlando nello specifico?
Resurfacing del volto: ecco cos’è il trattamento cutaneo non ablativo e naturale
Si tratta di una delle metodiche più valide per il ringiovanimento e la cura della pelle del volto, del collo e del décolleté estremamente richiesta in medicina estetica. Il laser a CO2 Resurfacing sarebbe in grado di rimuovere lo strato più esterno e danneggiato del nostro tessuto, riuscendone conseguentemente a stimolare la rigenerazione.
Il laser in questione, avrebbe una lunghezza d’onda che consente un assorbimento della radiazione da parte delle molecole di acqua con una penetrazione minima nei tessuti, affinché il danno termico dell’ablazione sia appunto estremamente limitato. Infatti se le alte temperature sono prodotte in un lasso di tempo decisamente breve, si riuscirà ad ottenere la vaporizzazione senza tuttavia provocare alcun tipo di necrosi dei tessuti adiacenti.
Ma di certo, non trattandosi di un metodo standard, necessita un protocollo più preciso e puntuale, in quanto va adattato in base ad ogni tipologia di incarnato ed alle esigenze del paziente. Attraverso un’attenta analisi del volto e della superficie cutanea, bisogna stabilire insieme al medico se trattare un singolo inestetismo del volto, oppure il viso per intero.
Anche Victoria Beckham si sottopone al trattamento cutaneo dall’approccio preventivo e conservativo
Alla medesima stregua di tutte le celebrities che fondano la propria carriera su un bell’aspetto, anche la Beckham teme l’avvento della vecchiaia.
A tal proposito, ha deciso di sottoporsi a questo tipo di trattamento senza badare a spese: i prezzi di quest’ultimo si aggirerebbero intorno ai 2.000 euro, e ritarderebbero di fatto in maniera notevole il suo processo di invecchiamento.
Però chiaramente, affinché si ottenga un effetto davvero ringiovanente e permanente, sarebbe necessario abbinare al Resurfacing un trapianto di tessuto adiposo che collocherebbe delle perle di grasso microscopiche sotto la cute, colmando così le rughe già evidenti, e bloccando la formazione di nuove ed eventuali.