Aperto il primo negozio unbrand, dove le etichette dei capi vengono rimosse. Ecco il motivo, piuttosto intelligente!

L’ennesimo tentativo di liberare chi fa shopping dal condizionamento delle etichette, arriva direttamente da una delle vie più famose vie in Europa per il fast fashion a Milano: apre YOLO (You Only Live Once) in via Torino 60: il primo unbranded store in Italia. Una collezione di oltre 100 brand italiani e internazionali, da cui viene rimossa l’etichetta prima della messa in vendita.

Un’amplia selezione di capi messi a disposizione a prezzi di gran lunga inferiori, rispetto a quanto non lo fossero gli stessi identici capi se appunto muniti di etichetta. L’obiettivo primario di questa iniziativa è proprio quello di riportare al centro dell’attenzione la qualità dei capi, e la personalità di chi li seleziona accuratamente. Infatti, pare che le nuove generazioni ed i più veterani nel mondo della moda, abbiano deciso di dire addio all’ossessione per il marchio, per fare un focus su una personale ricerca di un proprio stile singolare. Una filosofia volta a stravolgere la considerazione che si tende ad assumere rispetto ad un dato logo. Più nello specifico, talvolta un marchio -piuttosto che essere ritenuto un plusvalore-, viene percepito come un elemento di omologazione.

Unbranded store
Yolo store: “Liberati da ogni etichetta!”

Gli articoli brandizzati di YOLO, provenienti da collezioni attuali, da precedenti stagioni oppure anche da prototipi per le collezioni future per non sovrapporsi alla distribuzione ordinaria, vengono resi disponibili a partire da 9 euro, e questo deprezzamento avverrebbe proprio sulla base della rimozione delle etichette. 

“Una selezione low price ma mai cheap”: un incentivo al cambiamento di rotta nel mondo della moda

Shopping Milano store
Lo shopping dice addio alla logomania

Non si tratterebbe di una catena, ma proprio di uno store altamente personalizzato. La cura al dettaglio all’interno della location si rivela fondamentale: l’attenzione al colore e alla presenza di elementi interattivi e giocosi, consentirebbe di compiere un’esperienza che va oltre il semplice atto di acquisto.

Organizzato su più livelli, con una carrellata di stand multicolore, lo spazio retail sarebbe costituito da un interior design travolgente, grafiche e pattern dirompenti dalle tinte forti ed accattivanti ed in linea con i trend internazionali, volti a rivolgere l’esplicito invito nel nome dello store di cogliere l’attimo (perché appunto “you only live once“).

L’idea sarebbe principalmente rivolta alla Generazione Z; il negozio soddisferebbe tutti i requisiti delle dinamiche di acquisto che più coinvolgono i giovani: un concept store unbranded in chiave urban e contemporaneadalla location estremamente instagrammabile, e quel retrogusto da boutique vintage che, soprattutto nell’ultimo periodo, sta tornando a fare scalpore ed è alla base di ogni trend.

La filosofia alla base del progetto ideato dallo studio creativo di Postology Agency, ha letteralmente conquistato l’intera città e non solo: l’obiettivo finale di YOLO è quello di capovolgere e rivoluzionare le logiche che tendenzialmente incentivano all’acquisto e alle vendite.

YOLO introduce una nuova modalità di intendere lo shopping

Scegliere i capi torna ad essere più facile di quello che sembra: basta seguire la propria taglia ed il proprio gusto, proprio perché il valore di un capo è dato da chi lo indossa, e non da un mero logo.

Inoltre, è chiaro che la natura del negozio, che vende abiti pre-esistenti privi di etichetta, svuotando così inventari ed anche archivi, fa anche sì che numerosi brand importanti non perdano in esclusività, in quanto i singoli pezzi possono essere rivenduti a prezzi concorrenziali; di conseguenza viene da sé che, non essendo prodotti ad hoc, questa iniziativa rappresenterebbe anche una forma di consumo green, e questo non farebbe altro che incentivare ulteriormente le nuove generazioni che, almeno tendenzialmente, preferisce acquistare abiti accessibili e soprattutto sostenibili.

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