Lo shampoo potrebbe essere un prodotto dannoso per l’organismo, questo è quello che dichiarano alcuni esperti da qualche anno nei confronti dei colossi della cosmesi. Tutte le informazioni a riguardo!
Di prodotti cosmetici nocivi per la salute si parla spesso e negli ultimi anni sembrerebbe essere uno degli argomenti più trattati in tutto il mondo. Studi scientifici dimostrano anno dopo anno come alcune sostanze chimiche possano essere dannose per l’organismo se utilizzate con troppa frequenza o in maniera errata. A finire sotto accusa, questa volta, sembrerebbe esserci proprio L’Oréal, uno dei brand francesi più famosi in tutto il mondo, e altre realtà, grandi e piccole, molto note nella cosmetica.
Uno studio del 2022 condotto dal National Institutes of Healt ha rivelato come un costante utilizzo di shampo per lisciare i capelli possa aumentare il rischio di cancro uterino. Un gruppo in particolare sembrerebbe essere a maggior rischio, ovvero quello delle donne afroamericane. Ecco tutte le informazioni riguardo i prodotti per i capelli che potrebbero essere nocivi per la salute.
Gli shampoo per rendere i capelli lisci sono nocivi? Cosa dicono gli studi a riguardo
La questione, in realtà, risale già a qualche anno fa. Una donna americana, Jenny Mitchell, sta portando avanti da diverso tempo una causa contro L’Oréal e altre aziende di cosmesi dopo che è le stato diagnosticato un cancro uterino. Secondo l’avvocato che segue la causa, il tumore della donna sarebbe stato causato da un regolare e prolungato uso di sostanze chimiche che alterano il sistema endocrino presenti all’interno dei prodotti per la cura dei capelli, tra cui gli shampoo del brand francese e anche dell’azienda americana Revlon.
La questione coinvolge perlopiù le donne afroamericane perché solitamente ricorrono a questi tipi di trattamenti già in giovane età a causa dei loro capelli tanto crespi e ricci. Nel giro di poco tempo, quando la causa ha iniziato a far sempre più scalpore tra i giornali statunitensi e oltre oceano, si sono aggregate tante altre persone alla giovane Mitchell, specialmente dopo il famoso Sister Study condotto dal NIEHS.
L’Oréal continua a difendersi dichiarando di produrre e vendere prodotti sicuri e che le cause non hanno alcuna base legale. Revlon, invece, oltre a dichiarare la sicurezza dei propri prodotti, ha confessato di voler contestare i risultati dello studio effettuato sulle donne statunitensi.