Non tutti i cibi possono essere conservati in frigorifero: chiariamo quali sono gli alimenti che devono stare lontani dalle basse temperature.
Siamo abituati a considerare il frigorifero come uno strumento efficace di conservazione. E’ bene ricordare tuttavia che ogni alimento possiede determinate componenti organiche, alcune delle quali potrebbero deteriorarsi laddove sussista un contatto reiterato con le temperature gelide. In molti casi infatti il frigorifero produce il medesimo effetto dei fornelli, “cuocendo” gli alimenti proprio come accade in relazione al fuoco. E’ importante dunque informarsi con chi di dovere, apprendendo nell’occasione qualche consiglio in relazione al mantenimento degli ingredienti gastronomici.
Pensiamo ad esempio al fruttivendolo: sicuramente saprà spiegarvi perfettamente come mantenere i prodotti offerti alla clientela. Gli obiettivi in tal caso sono due: rallentare la naturale degenerazione organica del prodotto e tutelare l’inconfondibile sapore dell’alimento. A fronte di questo, abbiamo deciso di esporre una vera e propria lista di cibi che non vanno assolutamente conservati in frigorifero (neanche d’estate, quando le temperature cominciano ad alzarsi progressivamente).
Attenzione: questi alimenti non vanno assolutamente d’accordo con il frigorifero
Partiamo dal presupposto che la degenerazione organica di un alimento X, può rivelarsi davvero pericolosa per l’organismo umano. Alcuni alimenti infatti producono delle tossine specifiche, responsabili di diversi disturbi gastrointestinali. Dobbiamo dunque prestare attenzione ai metodi di conservazione dei cibi, in primis per tutelare la nostra salute. Veniamo dunque al sodo, partendo in questo caso dalla frutta.
Devono rimanere lontane dal frigorifero le arance, le banane (non facciamo altro che velocizzare il processo di degenerazione), l’anguria, le pesche, le albicocche, le prugne e le nettarine. Sostanzialmente, quasi tutta la frutta estiva andrebbe conservata in un luogo fresco e asciutto, come una dispensa lontana dalla luce solare e di temperatura medio/bassa. Ora passiamo alle altre categorie vegetali alimentari.
Elenchiamo quindi le piante aromatiche: niente basilico, aglio e cipolla, tantomeno le patate e i pomodori. Conservare il tubero in frigorifero contribuisce alla formazione della muffa, oltre che alla modifica della sua stessa consistenza. A causa delle basse temperature e dell’umidità, le patate diventano così molli e immangiabili. Inoltre, laddove dovessero germogliare, saremo costretti necessariamente buttarle, in modo da evitare una possibile indigestione.
Per quanto riguarda infine gli alimenti più elaborati, dovrebbero rimanere lontano dal frigorifero il ketchup, la senape e la maionese, ma anche le torte cucinate con glasse e crema al burro. Al contrario, vanno mangiate dopo massimo tre giorni, mantenute in un luogo fresco e asciutto.
Infine, last but not least, non conservate assolutamente il caffè in frigorifero. L’ingrediente infatti vanta delle proprietà assorbenti, per cui perderà l’aroma naturale, acquisendo il sapore degli alimenti contenuti dall’elettrodomestico.