È ben noto che l’attività fisica è essenziale per mantenere una buona salute. Dal miglioramento dell’umore allo stato di benessere del cuore, l’attività fisica svolge un ruolo fondamentale per il nostro organismo.
Quando si tratta di esercizi fisici facili e accessibili, la camminata è inoltre generalmente citata come la prima! Ma quanti passi dobbiamo davvero fare ogni giorno? La famosa regola dei “10.000 passi” è davvero necessaria per tutti?
In realtà, non è proprio così. Sebbene il requisito dei 10.000 passi sia radicato nelle nostre menti come standard di riferimento, recenti studi hanno messo in discussione questa nozione e hanno fatto luce sul fatto che fare 10.000 passi potrebbe non essere così fondamentale come si pensava un tempo.
In particolare, uno studio pubblicato su JAMA Internal Medicine ha rilevato che le donne anziane che facevano circa 4.400 passi al giorno avevano comunque un tasso di mortalità significativamente inferiore rispetto a quelle sedentarie, suggerendo probabilmente che livelli moderati di attività fisica possono contribuire a migliorare la salute generale e la longevità.
Di quanti passi abbiamo realmente bisogno ogni giorno
Ma per quale motivo l’idea di raggiungere i 10.000 passi ha preso così piede? Una teoria è che sia nata da una campagna di marketing per un contapassi giapponese a metà degli anni Sessanta. Il dispositivo era chiamato “manpo-kei”, che si traduce in “misuratore di 10.000 passi”. Da allora, questo nome ci è rimasto impresso come parametro di riferimento facile da ricordare.
Tuttavia, è sempre bene ricordare che ogni individuo è diverso e ha esigenze uniche quando si tratta di attività fisica. Fattori come l’età e le condizioni di salute esistenti hanno un ruolo nel determinare il numero di passi appropriato.
Per esempio, con l’avanzare dell’età il nostro corpo subisce cambiamenti che possono rendere più impegnativo l’esercizio fisico ad alta intensità. Questo non significa però che si debba rinunciare del tutto all’attività fisica: per gli adulti più anziani, a partire dai 65 anni di età, o per chi soffre di patologie croniche come l’artrite o le malattie cardiache, puntare ad almeno 7.000 passi al giorno può ancora fornire benefici sostanziali.
Il numero dei passi e il fattore età
Insomma, quando si parla di attività fisica, l’età è sicuramente un fattore da tenere in considerazione. Con l’avanzare dell’età, il nostro corpo subisce infatti diversi cambiamenti e i nostri livelli di energia potrebbero non essere più gli stessi di una volta. Quindi, a quanti passi dovrebbero mirare le diverse fasce d’età per mantenere una salute ottimale?
Per i bambini e gli adolescenti si raccomanda di praticare ogni giorno almeno 60 minuti di attività fisica da moderata a vigorosa, come la corsa, la pratica di uno sport o il ballo. Incoraggiare i bambini a essere attivi fin da piccoli li predispone ad abitudini sane per tutta la vita.
Quando gli adulti raggiungono i 20 anni e oltre, l’obiettivo potrebbe effettivamente essere quello di fare circa 10.000 passi al giorno. Tuttavia, la ricerca suggerisce che questo obiettivo potrebbe non essere necessario per tutti e, in ogni caso, è sempre importante ascoltare il proprio corpo e adattare il livello di attività in base alle proprie capacità e limitazioni.
Per gli anziani di età superiore ai 65 anni, l’attenzione si sposta più sul mantenimento della mobilità e sulla prevenzione delle cadute piuttosto che sull’obiettivo di un numero specifico di passi. Camminare regolarmente o fare altri esercizi a basso impatto può aiutare a migliorare l’equilibrio, la flessibilità e la salute cardiovascolare.
In altri termini, non esiste una risposta univoca quando si tratta di stabilire il numero di passi da raggiungere per ogni fascia d’età. Si tratta di trovare un equilibrio tra il mantenersi attivi e l’ascoltare i segnali del proprio corpo.