Se vi capita di sentire una errata frequenza cardiaca, come cioè se il ritmo del vostro cuore cambiasse in determinati momenti, potrebbe trattarsi delle cosiddette palpitazioni.
Le palpitazioni possono manifestarsi in diverse maniere: con l’acceleramento del battito cardiaco ad esempio (e questo è il caso della tachicardia), oppure con la sensazione che il cuore sembri “perdere” un battito.
Le palpitazioni possono manifestarsi a qualsiasi età, ma in genere tendono a verificarsi in età avanzata. Esse possono essere sintomo di malattia, o possono essere sporadiche e semplice effetto di alcune attività che siamo soliti svolgere. C’è infatti chi accusa palpitazioni dopo aver svolto un’attività fisica, magari più pesante del solito, c’è a chi si manifestano dopo aver bevuto bevande contenenti sostanze eccitanti come il caffè e l’alcol. Anche l’utilizzo di sostanze pericolose come il fumo e le droghe possono causare immediatamente le palpitazioni.
Nel caso in cui si tratti di palpitazioni sporadiche, allora non c’è da preoccuparsi e basta prendere piccole precauzioni: evitare ad esempio di consumare sostanze che provochino uno stimolo eccessivo del battito cardiaco, rilassarsi subito dopo aver effettuato un’attività fisica stancante o ridurre al minimo gli sforzi. Anche lo stress può causare palpitazioni.
Invece, nei casi più gravi, le palpitazioni possono essere effetto di alcune malattie, come l’anemia o i disturbi legati alla tiroide, oppure sintomo di aritmia: ossia un problema al ritmo ed alla frequenza cardiaca.
Nel caso dunque si avverta qualche disturbo al battito cardiaco è sempre meglio rivolgersi al medico, il quale saprà consigliare le modalità migliori per intervenire sul problema e, se del caso, effettuare analisi più specifiche come il sottoporsi ad una ECG per verificare lo stato di salute del cuore, o al sistema Holter, che monitora cosa accade al cuore in 24 – 48 ore della vita quotidiana.