L’olio essenziale di nardo è un prodotto relativamente poco conosciuto, ma è sicuramente ben noto alle amanti dell’aromaterapia.
Noto anche come Nardostachys jatamansi, il nardo è un’antica erba utilizzata da secoli per le sue proprietà medicinali: la sua storia può essere fatta risalire addirittura ai tempi della Bibbia, dove viene di fatti menzionata nel Nuovo Testamento come uno dei preziosi oli usati per ungere i piedi di Gesù.
Originario delle regioni himalayane di India, Cina e Nepal, l’olio di nardo era molto apprezzato nell’antica medicina ayurvedica. Si riteneva che avesse effetti calmanti e di radicamento sia sulla mente che sul corpo.
Nel corso dei secoli, poi, questo olio essenziale unico è stato apprezzato per il suo aroma facilmente riconoscibile e per i suoi benefici terapeutici. Per questo motivo, è spesso utilizzato in profumi, cosmetici e rituali spirituali.
Perché usare l’olio essenziale di nardo: benefici e utilizzi
L’olio essenziale di nardo, derivato dalle radici della pianta omonima, è utilizzato da secoli per i suoi numerosi benefici: con il suo aroma distinto e le sue potenti proprietà, questo olio ha guadagnato popolarità tra gli appassionati di aromaterapia e i professionisti della salute naturale.
Tra i suoi principali benefici, uno dei maggiori è il suo effetto calmante sia sulla mente che sul corpo. Viene infatti spesso utilizzato nei diffusori o applicato per via topica per favorire il rilassamento, ridurre lo stress e migliorare la qualità del sonno. Le sue proprietà calmanti possono contribuire ad alleviare l’ansia, la tensione nervosa e persino lievi mal di testa.
Oltre a favorire il rilassamento, l’olio essenziale di nardo possiede anche proprietà antinfiammatorie che lo rendono utile per alleviare varie condizioni della pelle come l’eczema o la psoriasi. Se diluito con un olio vettore come l’olio di cocco o di jojoba, può essere applicato direttamente sulle zone interessate per ridurre arrossamenti e irritazioni.
In aggiunta a ciò, è ben risaputo come l’olio essenziale di nardo sia utile per l’umore, bilanciando gli sbalzi e risollevando lo spirito nei momenti più difficili e, in fondo, questo lo rende un’ottima scelta per coloro che provano sentimenti di tristezza o dolore!
In aggiunta a ciò, questo olio così versatile è stato tradizionalmente utilizzato nella medicina ayurvedica per le sue potenziali proprietà antimicrobiche: può infatti aiutare a combattere alcuni batteri e funghi se applicato topicamente su tagli o ferite minori.
Come usare l’olio essenziale di nardo?
Per quanto riguarda l’uso dell’olio essenziale di nardo, ci sono diversi modi per aggiungere questo potente elisir nella vostra routine quotidiana.
Il metodo più conosciuto è probabilmente quello, già ricordato, dell’aromaterapia: è infatti sufficiente aggiungere qualche goccia di olio di nardo a un diffusore o a un vaporizzatore e lasciare che l’aroma rilassante riempia l’aria.
Se invece cercate un approccio più diretto, l’applicazione topica è un altro modo efficace di usare l’olio di nardo: basterà mescolarne alcune gocce con un olio vettore come quello di cocco o di jojoba e massaggiarlo delicatamente sulla pelle per aiutare a favorire il rilassamento e a ridurre lo stress.
Ricordiamo però che l’olio di nardo ha anche benefici importanti se usato nei prodotti da bagno. Aggiungetene qualche goccia all’acqua del bagno per un riposo calmante. L’acqua calda aiuterà a liberare le proprietà aromatiche dell’olio, facendole penetrare in profondità nella pelle.
Un altro modo creativo di utilizzare l’olio essenziale di nardo è la preparazione di prodotti per la cura della pelle fatti in casa. Potete mescolarlo con altri oli come la lavanda o l’incenso per ottenere maggiori benefici. Create il vostro siero per il viso o la vostra lozione per il corpo mescolando questi oli e applicandoli dopo la pulizia della pelle.
In ogni caso, ricordate che quando si utilizzano oli essenziali, compreso il nardo, è importante diluirli adeguatamente prima di applicarli per via topica: aiuta a prevenire potenziali irritazioni o reazioni di sensibilità della pelle.