Mai sentito parlare in questi anni dell’effetto lipstick? Magari no, perché è un termine che è molto usato in economia, pur restando soltanto una teoria, non proprio verificata.
Ad ogni modo, ogni volta che la vendita di rossetti aumenta, c’è qualche economista che inizia a tremare perché sente odore di crisi.
Gli analisti di tutto il mondo hanno sempre osservato l’impennata delle vendite di prodotti cosmetici, ma anche di abbigliamento e scarpe, nei momenti più difficili per l’economia globale, per poi dedurne l’inizio di una crisi, la temutissima recessione.
In questi giorni, ma anche mesi, se ne sta parlando tantissimo per via degli effetti del Covid prima, della crisi energetica e della guerra poi.
Indubbiamente non siamo in un buon periodo, ma come può incidere l’acquisto di un rossetto in tutto ciò?
Lo scopriremo tra poco, intanto procediamo per gradi facendo delle premesse.
Si può parlare di recessione quando le attività economiche rallentano e il prodotto interno lordo (PIL) di una nazione è in negativo, la disoccupazione aumenta, le vendite sono minori ed anche le aziende manufatturiere vanno in crisi. Le cause possono trovarsi in uno shock improvviso per l’economia (come il Covid e la guerra nel caso degli ultimi tempi), nelle bolle speculative, l’eccessiva inflazione (che può portare anche alla deflazione). Ad ogni modo, non un buon periodo per nessuno.
E’ in questo contesto che si inserisce l’effetto lipstick.
Come cambiano i consumi in questo periodo così nefasto? Certamente bisogna essere più attenti a quel che si compra e a come si spende, quindi i beni superflui passano in secondo piano. Si ha la tendenza a non acquistare più quei beni di lusso che magari ci si concedeva di tanto in tanto, perché diventano inaccessibili. Ma c’è qualcosa in tutto questo, che in fondo in fondo può ancora ritenersi alla portata di tutti, un piccolo lusso che placa la frustrazione del non avere più potere d’acquisto: il rossetto di marca!
Un oggetto così piccolo, sicuramente non necessario, che però ci rimanda ancora alla sensazione di poter spendere, di poter avere qualcosa solo per sfizio. In realtà, l’effetto in questione non riguarda esclusivamente i rossetti, ma tutto il comparto del beauty e della cosmesi di lusso.
Se fate un salto nel breve passato, ricorderete che proprio nel 2009 vi fu una grave crisi economica e, guarda caso, esplose completamente il settore del make up, complici anche tutte le youtubers dell’epoca, prima tra tutte la famosissima ClioMakeup.
Nel 2020 invece, complice il Covid, di certo non abbiamo potuto assistere ad una impennata delle vendite dei rossetti a causa delle mascherine, ma di tutti gli altri prodotti cosmetici di lusso si.
Ora ci risiamo?
Il lusso accessibile adesso vanta ovviamente anche altri settori, come la tecnologia e il luxury food, ma quel che è certo è che non siamo in un periodo roseo.
Non possiamo concludere questa piccola analisi, senza citare i prodotti più venduti in assoluto in questo periodo, che hanno prezzi assolutamente accessibili, ma comunque non sono beni essenziali.
Si tratta del rossetto a lunga durata Max Factor Lipinfinity e del Kiko Milano Smart Fusion.
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