Qualche tempo fa abbiamo parlato diffusamente delle It girl e della loro moda così sciatta e volutamente trasandata.
Effettivamente, la tendenza sembra aver preso sempre più piede tra le giovanissime, ispirate da VIP come Bella Hadid, Iris Law e Emma Chamberlain, che non fanno nulla per apparire bellissime, ma cercano invece di adottare abiti come cardigan sgualciti, bermuda o pantaloni pinocchietto. Insomma, tendenze che sono tutto fuorché quello che la moda suggerirebbe di adottare per apparire seducenti.
Ma allora per essere trendy bisogna realmente slegarsi dal concetto di vestirsi bene? In realtà, potrebbe non essere esattamente così e, forse, di questa tendenza e dietro la sua accettazione su grandi numeri si cela qualcosa di profondamente diverso…
Cosa ne pensiamo delle It girl?
Proviamo ad essere ancora più chiare: quando vediamo una It girl vestita in modo piuttosto sciatto, ci piace veramente come si sta vestendo? Per scoprirlo possiamo fare una prova che, se vogliamo, è un po’ provocatoria. Proviamo a immaginare se i vestiti di una It girl bella e famosa li indossasse la nostra vicina di casa, un po’ sovrappeso, con la pancetta che esce fuori dal top corto. Siamo sicure che esprimeremmo la stessa ammirazione per lo stile It girl?
Probabilmente, no. E, probabilmente, così facendo cadremmo nella pericolosissima prospettiva di giudicare il suo aspetto, piuttosto che il suo stile.
Insomma, proviamo a metterla in un altro modo ancora: le modelle che si vestono come It girl lo fanno anche perché se lo possono permettere e perché, magari, stanno anche giocando per capire fin dove si possono spingere. Cosa ben diversa potrebbe invece essere per le altre che, magari, stanno seguendo le mode senza domandarsi se effettivamente quell’approccio sia coerente con le proprie preferenze, e se così facendo stiano effettivamente esercitando anche la libertà di essere sciatte e trasandate.
In conclusione, il rischio è che la moda It girl sia esattamente come tutte le altre. Un trend passeggero, riconducibile al modo in cui trattiamo stereotipi, cliché e convenzioni sociali, che abbracciamo anche se, in fondo, la sciatteria non ci piace nemmeno un po’.
Vedremo dunque se e come, nei prossimi mesi, la tendenza continuerà a imperversare o se, come crediamo, tornerà nell’armadio nello stesso silenzio con cui ha cercato di imporsi.