L’illuminante è un prodotto cosmetico che non tutti usano, probabilmente perché non tutti hanno cognizione del fatto che sia una delle componenti del make up con il quale si possono fare dei veri e propri miracoli!
A parte gli scherzi, l’illuminante è in grado di esaltare la naturale bellezza del viso mettendo in evidenza le zone giuste, per questo tutte dovrebbero averne almeno uno nella propria pochette.
Ma come si usa? Perché si deve usare?
Ecco le cinque “indispensabili” regole da conoscere:
1. Il colore.
Per scegliere un buon illuminante, adatto alla propria carnagione, bisogna innanzitutto prestare attenzione al colore della propria pelle poiché questo prodotto deve avere la funzione di far “brillare” e mettere in risalto alcune zone del viso, creando appunto un gioco di luce!
Sicuramente l’illuminante deve essere di tonalità chiara, che vada dal beige al rosa a seconda che si abbia una pelle ambrata oppure rosata.
Tale step potrebbe apparire abbastanza semplice, ma può nascondere delle insidie.
Vi sono infatti alcuni di questi prodotti che posseggono sfumature particolari come possono essere l’arancione o il rosso, che proprio non si addicono a tutte le carnagioni. Per questo è indispensabile provarlo almeno sul dorso della mano e non comprare ad occhi chiusi o fidandosi dell’aspetto esteriore della confezione.
Anzi, ci vuole un attimo per provare un illuminante direttamente sul proprio volto e valutarne l’adeguatezza….basta un polpastrello!
2. La texture.
Ancora più importante del colore è riuscire a scegliere la texture adatta!
Esistono infatti due principali tipologie di illuminanti: in crema ed in polvere.
I primi sono solitamente da preferirsi, poiché si fondono meglio con la pelle ed assicurano un effetto molto naturale. Sono anche più semplici da stendere ma possono avere una durata inferiore rispeto a quelli in polvere, soprattutto nelle persone con una pelle a tendenza oleosa.
I secondi invece, proprio per la loro composizione polverosa, si fissano meglio sul viso ed anzi possono anche avere l’effetto di asciugare il sebo in eccesso, tuttavia risultano più “evidenti” ed artificiali.
3. Il finish.
La scelta si fa sempre più complicata!
Altro aspetto fondamentale e da non sottovalutare è proprio il finish dell’illuminante! Ve ne sono di opachi, perlati, satinati o addirittura con glitter.
Nonostante all’apparenza siano senz’altro più belli quelli dal finish brillante, non tutti i tipi di pelle possono permetterselo! Infatti, chi ha chiaramente dei problemi di acne, cicatrici o pori dilatati, dovrebbero proprio evitare tali tipi di prodotti che non fanno altro che esaltare ed evidenziare ancora di più.
La scelta migliore in questo caso si rivela essere l’illuminante opaco che si presenta per lo più sotto forma di crema (contenuta in un barattolino, in un tubicino, in una penna o in uno stick). Esso ha anche un effetto correttivo, per questo si presta ad essere più usato su chi ha problemi di discromie.
L’illuminante iridescente invece, dona un effetto assolutamente splendente ed è ottimo per le serate d’estate nelle quali si vuole sfoggiare e far risaltare l’abbronzatura, quando ci si vuole mettere un po’ in evidenza ad un evento o quando si hanno degli zigomi da “mostrare” o un trucco spettacolare da far ammirare!
E’ perfetto per creare effetti speciali nelle fotografie, anche senza ritocco!
E’ ovvio inoltre, che si opterà per l’uno o per l’altro a seconda che sia giorno o sera, poiché si impone una diversa “discrezione”.
4. Come applicarlo.
In seguito alla difficile scelta, giunge il momento dell’applicazione.
Sarebbe sempre opportuno, indipendentemente dalla texture o dal finish, creare una base prima di stendere il prodotto e, se l’occasione lo richiede, effettuare anche un contouring per esaltare gli effetti di luce e di ombra del viso!
Applicare soltanto l’illuminante infatti, senza avere provveduto a rendere omogeneo l’incarnato di tutto il viso, potrebbe creare un netto contrasto non proprio gradevole alla vista!
E’ consigliabile la stesura del prodotto con un pennello, con setole sintetiche se l’illuminante è cremoso, con setole naturali se è in polvere. La dimensione dello stesso varierà a seconda del vostro viso, comunque sono ottimi i modelli flat con circonferenza piccola o quelli angolati.
Si possono tranquillamente utilizzare anche solo le dita o meglio il polpastrello dell’anulare, ma se non si è molto esperti potrebbe risultare difficile la stesura e soprattutto sfumare in modo corretto!
Solitamente l’illuminante è l’ultimo prodotto di make up che viene applicato.
5. Dove applicarlo.
I punti del viso sui quali tipicamente l’illuminante svolge egregiamente la propria funzione sono 5: zigomi alti, sotto l’arcata sopraccigliare, arco di cupido ed aventualmente dorso del naso e mento.
Tutte e cinque queste zone, se debitamente evidenziate, creeranno una cornice perfetta da presentare in giro!
Delle piccole accortezze vanno utilizzate nel caso in cui si abbia ad esempio un naso troppo pronunciato o delle labbra troppo grosse o un mento troppo sporgente, ma in caso contrario questi punti possono tranquillamente inondarsi di luce!
Curiosità e consigli.
La funzione dell’illuminante non va confusa con quella di altri prodotti che, contenendo particelle riflettenti al loro interno, potrebbero apparire dei facili sostituti.
Esistono ad esempio delle creme colorate e dei veri e propri fondotinta che contengono perlescenze o finissimi glitter. Questi prodotti vanno stesi su tutto il viso per donare ad esso un effetto lucente, per cui, in questo caso, si potrebbe evitare la stesura ulteriore dell’illuminante per non far apparire il tutto troppo pesante.
Se invece siete pigri o avete pochissimo tempo per definire il vostro make up, potete saltare il passaggio dell’illuminante applicando solo della terra che contenga già di per sé dei glitter. Attenzione però, l’effetto non sarà lo stesso e dovrete comunque essere molto abili al momento della sfumatura!
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