Gli interventi di chirurgia estetica sono in aumento, la richiesta è maggiore ma talvolta non valutano correttamente le conseguenze.
Modificare aspetti della propria estetica con ritocchi piccoli o più importanti ha certamente dei lati positivi ma anche dei contro da valutare. Risulta fondamentale considerare bene ogni aspetto prima di procedere.
Lanciarsi senza valutare bene alcuni aspetti può avere ripercussioni sulla propria vita qutidiana e sulle organizzazioni intraprese anche prima dell’operazione.
Il primo punto da chiarire è quando fare l’intervento estetico. Molti infatti prima della prova costume sono spinti a ritocchini e trattamenti, senza considerare le conseguenze ovvero l’impossibilità di esporre la parte al sole. Vogliono eseguire un tipo di lavoro per mostrare un corpo migliore ma ovviamente poi non si può fare perché ci sono le cicatrici.
Almeno per le prime settimane dopo l’intervento l’esposizione al sole non è possibile, questo per non parlare della cura della ferita che deve essere molto scrupolosa e che almeno d’estate, con il caldo e il sudore, non è proprio facile. Certo non si può pensare di bagnarla con l’acqua di mare oppure di fare altre attività a rischio infezione.
Un altro punto da considerare è proprio il clima, c’è chi immagina che in estate per il caldo le ferite guariscano prima, chi pensa che il sudore ne peggiori la guarigione e chi ancora invece ritiene l’acqua di mare un modo per disinfettare. La verità è che dopo un intervento di chirurgia estetica non è possibile esporre la ferita ad alcun rischio, acqua di mare compresa. Non si può stare al sole con quella parte esposta e sicuramente anche se le condizioni climatiche non sono direttamente collegate alla guarigione della ferita, in alcuni periodi può risultare più agevole rispetto ad altri affrontare l’intervento.
Soprattutto quando si effettuano interventi di una certa importanza come ritocchi al seno o alle gambe successivamente non si può fare attività fisica fino alla piena guarigione, questo è un altro aspetto da valutare attentamente perché nelle prime settimane, in generale, le attività faticose vanno bandite. Il punto organizzativo riguarda i viaggi. Dopo un intervento, a patto di riuscire a farlo fisicamente, si può viaggiare ma è chiaro che affrontare un’operazione importante e poi allontanarsi non è una buona idea. Possono subentrare problemi, infezioni e questioni non da poco che è meglio affrontare con il medico che ha effettuato il trattamento.
Questi non sono impedimenti assoluti ma certamente delle condizioni che vale la pena valutare prima di pensare a un trattamento di tipo estetico, soprattutto se si parla di chirurgia e quindi di un’operazione invasiva e non di una punturina.
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