La nostra salute è in parte basata su ciò di cui ci nutriamo. Pertanto è assolutamente necessario che all’interno del nostro stile di vita, sia contemplata un’alimentazione sana ed equilibrata in grado di costruire e rafforzare quotidianamente tutte le energie indispensabili al buon funzionamento del nostro organismo.
Una dieta ben bilanciata infatti, affiancata ad uno stile di vita attivo, ci permette di crescere in modo più armonioso sia a livello corporeo che psicologico.
In tal senso, un parametro che talvolta viene sottovalutato, è proprio quello dell’indice glicemico (IG).
Quest’ultimo, è un valore che esprime e riflette la capacità e la rapidità con cui gli alimenti contenenti carboidrati, aumentano la concentrazione di glucosio nel sangue (glicemia appunto). Dunque parliamo di una prova lampante del nostro livello di assorbimento del glucosio alimentare.
Il calcolo di quest’ultimo, avviene attraverso il paragone del suo effetto sui livelli di glucosio nel sangue rispetto a quello di uno specifico alimento di riferimento il cui IG è pari a 100: il glucosio (o pane bianco).
Sulla base di ciò, l’indice glicemico si esprime con un punteggio che va da 0 a 100, e tendenzialmente gli zuccheri con un alto indice glicemico, sono quelli che vengono assorbiti e metabolizzati più velocemente, e fanno così salire molto rapidamente il livello di glicemia; al contrario, quelli con un indice glicemico più basso, vengono digeriti lentamente e lo fanno aumentare in modo più graduale.
Ma bisogna chiarire e tenere bene a mente che questo valore non tiene in considerazione di quanto effettivamente si alzano i livelli di glucosio nel sangue, ma solo della velocità alla quale questo avviene.
In ogni caso, l’indice glicemico risulta ugualmente di rilevante importanza in quanto ci consente di monitorare costantemente le nostre scelte alimentari, prestando attenzione a ciò che mangiamo. Infatti, il picco glicemico è una delle cause del rallentamento del metabolismo, e se dunque lo si riesce a tenere sotto controllo, ci consente di mantenere uno stile di vita corretto.
Alcuni alimenti possono davvero essere controproducenti. Ecco quali cibi limitare nel nostro consumo quotidiano
Come abbiamo già specificato, l’indice glicemico cambia in base all’alimento preso in considerazione, in quanto perché a variare è proprio la velocità attraverso cui avviene la digestione e l’assimilazione degli alimenti che ingeriamo.
Innanzitutto, per comprendere meglio quali alimenti evitare e quali invece prediligere, è bene fare una classificazione a monte.
Gli alimenti con alto indice glicemico, sono considerati quelli maggiori ad un punteggio di 75, e dunque ad esempio glucosio, pane bianco, patate, dolci, miele, latte di riso, cornflakes o gallette di riso.
Scendendo di punteggio, abbiamo quelli che vanno dai 75 ai 50, e raggruppano tutti gli alimenti con un moderato indice glicemico, come ad esempio pane integrale, riso integrale, pasta, mais, cereali integrali o arance.
Infine, vi sono quelli con l’indice glicemico più basso, che comprende tutti gli alimenti inferiori ad un punteggio di 50, come latte, legumi, orzo, faro, avena, noci, riso basmati, yogurt, o mele e pesche.
Ma bisogna prestare attenzione almeno a 5 alimenti in particolare
Di certo, per un’alimentazione sana e ad hoc per la propria persona, è bene affidarsi alla figura di uno specialista che possa approfondire il proprio stato di salute e provvedere così anche a fornire indicazioni migliori e più approfondite. Tuttavia, in linea generale, è strettamente consigliato non trascurare in alcun modo l’attività fisica, e fare una dieta sana e varia, limitando le quantità e le dosi di alcuni cibi in particolare modo, specie in casi di diabete, glicemia o problemi riguardanti comunque la gestione del glucosio.
In prima linea, è bene limitare quantopiù possibile nella propria alimentazione quotidiana il consumo di zucchero semplice.
Si potrebbe ad esempio, iniziare riducendo gradualmente la quantità aggiunta al caffè o ad altre bevande, e alternarlo magari con lo zucchero di canna integrale biologico, con la stevia (ovvero un dolcificante naturale dal sapore ugualmente intenso ma senza calorie).
Attenzione a non cadere in inganno. Anche la frutta contiene molti zuccheri semplici, dunque bisognerebbe limitarne il consumo in caso di problemi. Più nello specifico, melone ed anguria, tra le varie tipologie di frutta, vantano il più elevato indice glicemico.
Inoltre, tra i vari snacks, quello più nocivo dal punto di vista dell’indice glicemico, sono senza dubbio le patatine chips in busta, pertanto attenti a non eccederne in nessun modo con le dosi.
Poi, per quanto riguarda gli alimenti ad elevato contenuto di carboidrati, nonostante la pasta ed in generale i cereali -specie se nella loro versione integrale- contengono carboidrati complessi e fibre di cui non si dovrebbe in nessun caso fare a meno, bisogna prestare attenzione a non abusare di pasta di semola.
Nonostante queste raccomandazioni, bisogna ugualmente tenere in considerazione il fatto che non necessariamente tutti gli alimenti con basso indice glicemico debbano far bene alla nostra salute e dunque essere abbondantemente presenti nella nostra alimentazione.