Come fanno i make up artist a coprire le imperfezioni durante gli shooting fotografici? Il loro segreto è da non ripetere mai a casa
Quante volte vi è capitato di guardare un cartellone pubblicitario o un post sui social, che magari sponsorizzavano dei prodotti per la cura del viso ed invidiare la pelle perfetta delle modelle? Chiunque, ovviamente, saprà bene che non tutto è sempre come sembra: talvolta, infatti, le giuste luci e un grafico abile nel foto ritocco possono fare la differenza, ma anche la preparazione agli scatti è sempre importantissima.
Ebbene sì, anche quando si realizzano degli shooting per prodotti di skincare o, in generale, che prevedono una pelle pulita e naturale, è sempre necessario un buon make-up artist per la preparazione delle modelle. Anzi, vi diremo di più: una pelle priva di make-up (ma solo in apparenza) è quasi sempre più difficile da ricreare per un professionista rispetto ad una in cui il trucco è più palese, oltre che un validissimo alleato nella minimizzazione dei difetti.
Talvolta, però, i make-up artist si servono di alcuni trucchi per camuffare delle imperfezioni fin troppo palesi. In generale, tra le problematiche più importanti, emergono principalmente i brufoletti, soprattutto quelli estremamente infiammati o con crosticine troppo ruvide e a vista. Nella maggior parte dei casi, infatti, non basterà un massiccio spot concealing per nascondere le tracce, soprattutto se si tratta di shooting con la pelle del viso molto a fuoco. Vi sveliamo un metodo utilizzato (in casi estremi) da diversi professionisti per minimizzare al massimo le crosticine da acne più invasive.
Ecco come i make up artist coprono le croste durante gli shooting
Premesso che ogni brufoletto è a sé (clicca qui per scoprire come prendertene cura nel modo giusto) e che questo metodo non deve essere replicato costantemente, ma soltanto in occasioni in cui lo ritenete strettamente necessario, vi sveliamo come alcuni professionisti talvolta coprono le crosticine da acne in casi davvero molto estremi. Vi servirà solo ed esclusivamente una lima per unghie dalla grana non eccessivamente ruvida.
Ebbene sì, non è difficile intuire che una crosta, essendo spesso ruvida ed in rilievo, sarà estremamente complessa da coprire solo con prodotti in crema. Di conseguenza, quando strettamente necessario, alcuni professionisti si muniscono di una lima per unghie (non troppo ruvida ed invasiva) e grattano la superficie dell’imperfezione con estrema cura e delicatezza, al fine di assottigliarla, ma anche di migliorarne colore ed aspetto.
Inutile ribadire che la lima deve essere assolutamente nuova o del tutto sterile, in quanto al contrario potreste andare ad infettare ulteriormente il brufoletto e tardarne ulteriormente la guarigione. A questo punto, un buon professionista procede con una buona idratazione della zona: d’altronde, più l’aria sarà morbida, più creme e polveri dei prodotti make up aderiranno al meglio.
In generale, bisogna sempre procedere con una buona skincare prima di truccarsi, in quanto una previa idratazione andrà a rallentare notevolmente la produzione di sebo, che tende a far scorporare i prodotti col tempo, oltre che creare una patina oleosa sul viso davvero poco piacevole da vedere. Solo a questo punto, il make-up artist procede con spot concealing e fondotinta, con cui riuscirà a coprire definitivamente ogni imperfezione.
E voi conoscevate questo metodo?