Le tinte per capelli all’ hennè possono essere più pericolose di quelle chimiche. Ecco perchè è bene fare estrema attenzione quando si utilizzano..
Sul mercato si possono trovare tanti tipi di tinte per capelli, c’ è chi preferisce le classiche colorazioni chimiche e chi invece preferisce utilizzare quelle più naturali, nella speranza di rovinare meno i capelli. Tra le tinte naturali più famose presenti sul mercato c’ è quella conosciuta come hennè.
Si tratta di una sostanza naturale che viene ottenuta dalla pianta della lawsonia inermis. Unita ad altre piante e polveri, e miscelata con l’ acqua, crea un composto cremoso che può essere applicato sui capelli o sulla pelle, lasciando una leggera colorazione.
L’ hennè è una tinta che agisce sopra il capello, creando dei riflessi colorati e sfumature brillanti. Eppure, questo prodotto naturale potrebbe mettere a rischio la salute del capello, più delle normali tinte. Esistono vari tipi di erbe tintorie, dalla pianta Lawsonia Inermis si ottiene un rosso acceso, ed è la colorazione più comune, data dalla molecola colorante chiamata lausone. In altre erbe tintorie come l’ indigofera invece si può ottenere un pigmento nero blu, formato da tre molecole, l’indicano, indigottina e l’indirubina, mentre erbe come la senna italica che ha un giallino pallido dato dall’ acido crisofanico può essere adatta per enfatizzare i riflessi dei capelli dorati biondi.
Mescolando queste ed altre sostanze, è possibile ottenere colori e sfumature differenti. Inoltre, la polvere di queste tinte, viene ottenuta dall’ essicazione delle foglie che poi vengono polverizzate e unite ad altre. Far si che l’hennè funzioni sui capelli, significa liberare le molecole di colorante dalle cellule vegetali, e farle fuoriuscire in modo che possano penetrare all’ interno del capello. Per fare ciò, è necessario che ci sia una reazione chimica di ossidazione, che avverrà nel momento in cui le polveri verranno unite all’ acqua.
Una volta ottenuto il composto e applicato sui capelli, il colore andrà a penetrare all’ interno della corteccia del capello, e attraverso un processo chimico andrà a legarsi alla cheratina. Ora, è necessario soffermarsi su due aspetti in particolare a cui fare moltissima attenzione, e che riguardano il lato negativo delle tinte all’ hennè.
Come qualsiasi prodotto, anche l’ hennè va utilizzato con prudenza. In ogni confezione e prodotto è possibile trovare accorgimenti che vanno sempre seguiti con cura. Nonostante ciò, alcuni passaggi non vengono mai spiegati nel dettaglio. Uno degli avvertimenti, è quello di NON fare la tinta classica dopo aver fatto l’ hennè da poco tempo. Ciò viene raccomandato perchè la tinta classica, che contiene acqua ossigenata, può andare a innescare una reazione chimica con i metalli, presenti spesso in grande quantità nell’ hennè.
La presenza dei metalli è dovuta semplicemente al fatto che le piante li assorbono dal terreno, e che dopo un lavaggio poco accurato dell’ hennè per rimuoverlo dai capelli, potrebbero sempre rimanere dei residui su di essi. La reazione chimica tra l’ acqua ossigenata e i metalli può essere estremamente devastante perchè qualora dovesse reagire, i capelli diventeranno letteralmente molli e si scioglieranno. Per rifare una tinta classica dopo l’ hennè è semplicemente importante aspettare un certo tempo, e fare una prova su una piccola porzione dei capelli per vedere se c’ è un principio di reazione o meno.
Le erbe tintorie NON sono più sicure delle tinte classiche, vanno utilizzate con prudenza e sicurezza. Nonostante questi prodotti vengano utilizzati da sempre, anche in diverse culture, per colorare la pelle, i capelli, i peli, oggi gli enti della sicurezza hanno iniziato a fare più attenzione a questi prodotti. Molte aziende cosmetiche avevano richiesto più controlli e accorgimenti, per poter utilizzare in modo regolare l’ elemento del lausone, ovvero la molecola colorante dell’hennè.
Dai controlli però, non è mai stato certificato che questa molecola fosse sicura al 100%. Il lausone presente nell’ hennè è un elemento genotossico, ovvero può inserirsi all’interno del DNA modificandolo. Il Comitato Scientifico per la Sicurezza dei Consumatori che vigila sulla sicurezza dei prodotti cosmetici in Europa, ha bocciato la richiesta di utilizzo del laucone nelle tinte coloranti. Negli anni però le ricerche non si sono concluse, e si è riusciti ad arrivare ad un compromesso.
L’ hennè può essere sicuro solo se utilizzato in maniera conforme, e se contiene una concentrazione di lausone minore al 1,4%. Per questo è anche importante utilizzare le giuste quantità di prodotto quando si tingono i capelli, seguendo attentamente le indicazioni in ogni confezione, senza utilizzare più prodotto di quello indicato, in una volta. E’ bene anche preferire tutti quei prodotti sul mercato che riportano il quantitativo di lausone contenuto in ogni confezione.
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