Negli ultimi mesi il web sembra aver riscoperto un’antica tecnica della medicina orientale che sta diventando un vero e proprio must di bellezza, il Gua sha.
Ma di che cosa si tratta? Perché questa antica tecnica cinese, utilizzata per secoli, sta ora guadagnando popolarità in Occidente grazie ai suoi benefici?
Per rispondere a queste e ad altre domande che le nostre lettrici ci pongono, abbiamo pensato di dedicare un completo approfondimento al Gua sha, alla scoperta dei suoi vantaggi e di come si possa realizzare anche a casa propria!
Che cos’è il Gua sha?
Iniziamo con una breve premessa. Come ti abbiamo già ricordato qualche riga fa, il Gua sha è una pratica della medicina tradizionale cinese che consiste nel premere ripetutamente un oggetto smussato sulla pelle, generalmente una pietra naturale come giada o quarzo di rosa.
D’altronde, lo stesso nome del Gua sha ci fornisce qualche breve indicazione su cosa possiamo aspettarci da questa tecnica: Gua vuol dire strofinare, Sha vuol dire calore. Dunque, una pietra che deve essere strofinata sulla pelle creando un calore che determinerà – come vedremo – importanti benefici sulla pelle.
Quali sono i benefici del Gua sha?
Secondo i fautori di questa tecnica antica orientale, il Gua sha può rompere i ristagni di liquidi e promuovere il flusso del qi, l’energia vitale. Si dice anche che questa pratica migliori la circolazione sanguigna e aiuti il corpo a rilasciare le tossine.
Insomma, i benefici del Gua sha sono molteplici, ma quelli più importanti sono:
- riduzione del dolore
- riduzione dell’infiammazione
- miglioramento della circolazione
- rilassamento dei muscoli
- aumento dei livelli di energia.
Dunque, il Gua sha è un ottimo modo per alleviare naturalmente il dolore e l’infiammazione, migliorare la circolazione e rilassare il corpo. Non male, no?
Come fare il Gua sha
Con così tanti vantaggi, probabilmente ti stai chiedendo come fare il Gua sha!
Per prima cosa, ricordiamo che il massaggio con la pietra naturale deve essere effettuato almeno 3 volte alla settimana, per circa 5 minuti, al fine di conseguire tutti i benefici che abbiamo esaminato. Prima di iniziare, inoltre, è bene pulire a fondo la pelle e applicare un olio, un serio o una crema che consentiranno alla pietra naturale di scivolare con maggiore facilità sulla superficie.
Fatto ciò, il massaggio dovrà iniziare dal collo, nella parte posteriore, verso la parte anteriore. Quindi, scorri dal basso verso l’alto, fino al mento. Procedi con la mandibola, dal basso verso l’alto, e poi dal centro verso destra e sinistra.
Infine, procedi con le guance facendo strisciare la pietra sulla pelle tesa dall’attaccatura del naso, seguendo le rughe naso labiali. Soffermati poi sulle arcate sopraccigliari, dal centro della fronte ai lati, fino a toccare il cuoio capelluto.
Quale pietra usare per il Gua sha
Sul mercato si trovano tanti strumenti per il Gua sha, ma il tipo più comune è piatto e smussato, di solito a base di pietra naturale come giada, quarzo rosa o nefrite nera.
La scelta della pietra è per lo più una questione di preferenze personali, anche se alcuni praticanti ritengono che certi tipi di attrezzi siano più adatti a scopi specifici. Per esempio, secondo alcuni la giada ha maggiori proprietà di stimolare la circolazione e di ridurre le infiammazioni con la sua capacità lenitiva, mentre per altri il quarzo rosa sarebbe da preferire se si vuole una pelle più luminosa, soprattutto sul viso.
Quale olio usare per il Gua sha
Anche l’olio ha un ruolo fondamentale nel Gua sha. Di solito si suole preferire l’olio di oliva o quello di jojoba, utili per idratare e prevenire le rughe. Alcuni preferiscono però l’olio di argan, antirughe, o quello di baobab, per attenuare le imperfezioni.
È altresì possibile usare l’olio di canapa, di borragine e di rosa canina, tra gli altri.
Ci sono controindicazioni?
Anche se la generalità delle persone risponde molto bene a questa tecnica, è sempre opportuno fare attenzione all’olio o al siero che si utilizza, poiché potrebbe causare allergie.
Inoltre, il rituale deve essere evitato se sulla pelle ci sono irritazioni, ferite, escoriazioni o manifestazioni di particolare sensibilità. In caso di patologie dermatologiche è poi opportuno parlarne con il proprio medico.
Donne in gravidanza e bambini non dovrebbero essere sottoposti a tale tecnica.
Dunque questa è una pratica che potete tranquillamente svolgere a casa, assicurandovi che le pietre siano conservate nel modo giusto , evitando l’umidità, le muffe e il contatto con batteri di ogni tipo. Benchè siano elementi anallergici di per sè, è sempre bene tenerli puliti, perché a contatto con la pelle.
Potrete notare che spesso, tali tecniche vengono proposte anche nei rituali dei saloni di bellezza. Che siano dunque efficaci o rappresenti una semplice coccola, perché non provare?