Superando definitivamente un tabù, negli ultimi tempi si parla con sempre crescente apertura del benessere intimo femminile e, proprio in tale ambito, di cosmesi applicata alle zone più riservate.
Proprio i principali brand della cosmetica, peraltro, possono giocare un ruolo fondamentale nel far sentire le consumatrici più a loro agio nei confronti di un tema che per tanto tempo è stato “evitato”, come se si trattasse di un campo minato di cui non si potesse parlare con la giusta serenità e trasparenza.
Le cose sembrano però essere cambiate e diversi brand internazionali come Womaness, Pause Well-Aging, The Perfect V e The Honey Pot, hanno iniziato a lavorare con successo per favorire il benessere intimo femminile.
In Italia questo mercato è evidentemente ancora all’inizio, ma non mancano i primi marchi di dermocosmesi intima come VY Milano e Kysh, che hanno iniziato a offrire dei prodotti dedicati alla zona intima.
Un mercato in continua crescita
A svelare che cosa sta cambiando in questo mercato sono gli stessi brand protagonisti, con Kysh che ha preparato un set di soluzioni per la skincare intime, dal siero idratante leggero alla crema più nutriente, fino alla maschera: rivolti dalle donne dai 25 anni alla post menopausa, si tratta di prodotti che possono risolvere una lunga serie di problemi, come ad esempio quello della scarsa lubrificazione, spesso vissuto come un problema personale o addirittura un difetto.
Ma la beauty routine dedicata alla vulva, l’insieme degli organi genitali esterni femminili, può essere realmente efficace?
La risposta – sostengono i ginecologi – è sicuramente positiva, anche solo per soffermarsi con la giusta consapevolezza sui fastidi che possono arrivare in menopausa (o anche prima), e che possono essere prevenuti e gestiti con prodotti cosmetici.
In ogni caso, è sempre bene non esagerare e mantenere la beauty routine intima al minimo. In altri termini, in assenza di problemi specifici l’ideale per prendersi cura della zona intima è usare detergenti che possano favorire il mantenimento del microbioma locale, ovvero la corretta composizione dei batteri buoni cutanei che difendono dalle infezioni. Dunque, in questo scenario è bene affidarsi ai prodotti idratanti a base di acido ialuronico.
Naturalmente, nel caso in cui vi siano sintomi e fastidi, la routine skincare, non può certamente essere la soluzione. Anzi, in questo scenario il rischio di avere una skincare specifica per la vulva è l’automedicazione: molto meglio invece rivolgersi a un ginecologo che possa accertare la presenza o meno di eventuali patologie e indicare le migliori soluzioni per ritrovare un pronto benessere.