L’industria della moda e degli accessori di lusso è sconvolta dall’emergere di Pandabuy, un oscuro sito cinese che promette falsi perfetti di marchi prestigiosi a prezzi stracciati. In poco più di un anno, Pandabuy ha catturato l’attenzione dei giovani, con l’hashtag #pandabuy che conta ben 3 miliardi di visualizzazioni solo su TikTok. Ma dietro questa apparente opportunità di shopping conveniente si cela uno scandalo che sta mettendo a repentaglio l’industria del lusso.
Milena Gabanelli, giornalista di fama nazionale e internazionale, con la sua lunga esperienza e la sua reputazione di fare luce su questioni scottanti, ha portato alla luce il lato oscuro di questo fenomeno che sta scuotendo l’industria della moda e degli accessori di lusso.
L’inchiesta della Gabanelli ha evidenziato la portata del fenomeno Pandabuy, un sito che vende falsi perfetti di marchi di lusso a prezzi incredibilmente bassi. La sua analisi ha rivelato che Pandabuy, nonostante sia una società londinese solo sulla carta, è gestita principalmente dalla Cina.
L’amministratore delegato, Su Zhouping, un individuo di 59 anni, emerge come una figura misteriosa e, dietro al suo modesto capitale sociale iniziale di appena 1000 sterline, si nasconde una complessa rete di transazioni finanziarie che coinvolge acquirenti provenienti da ogni angolo del globo. Lo stesso Su Zhouping risulta originario di Hangzhou, una città cinese e, non a caso, i bonifici effettuati dagli acquirenti sembrano trovare la loro destinazione proprio in quella località.
Pandabuy: l’inganno di lusso che seduce la Generazione Z
Con un’amministrazione che sembra essere solo una facciata, Pandabuy si presenta dunque come una scatola vuota, un’entità che prospera nel mercato illegale e che sembra protetta dalla Cina.
Più nello specifico, Pandabuy ha conquistato il cuore della Generazione Z, che si affida prettamente ai social media per scoprire le ultime tendenze. Non a caso, i giovani tra i 18 e i 34 anni sono infatti i principali acquirenti su questo sito, dove possono effettuare pagamenti sicuri con carte di credito come Visa, MasterCard o PayPal. Con il pacco che parte dalla Cina e viene sdoganato in Europa, precisamente ad Amsterdam o Rotterdam, Pandabuy sfrutta la logistica per evitare controlli più rigidi e distribuire la merce contraffatta attraverso i servizi postali. In questo modo, i giovani consumatori di Pandabuy si godono l’accesso a falsi perfetti di capi di lusso a prezzi incredibili, portando questi ultimi ad ignorare l’elevato rischio di spese doganali, un prezzo che sembrano disposti a pagare per accaparrarsi affari così allettanti.
Ombre cinesi: implicazioni profonde sull’industria e sull’economia del lusso
Così, mentre Pandabuy prospera nella sua base in Cina, fornendo lavoro a milioni di cinesi, il resto del mondo deve affrontare le implicazioni delle scelte di consumo che plasmeranno il futuro del settore. L’inchiesta di Gabanelli ha evidenziato come questo fenomeno, sebbene allettante per i consumatori alla ricerca di affari, minacci seriamente l’industria del lusso e danneggi le imprese legittime. La diminuzione delle vendite e la crescita rallentata mettono a rischio gli stipendi e la dimensione delle imprese che producono autentici prodotti di lusso.
Se da un lato si può infatti essere attratti dai prezzi allettanti, bisogna sempre tenere a mente che la scelta di acquistare da siti come Pandabuy ha conseguenze significative sull’industria legittima e sull’economia globale in quanto ora più che mai, è necessario considerare attentamente le scelte di consumo e lavorare insieme per proteggere l’integrità e la sostenibilità del settore.
Le nostre decisioni di acquisto oggi potrebbero plasmare il futuro di un settore che, a causa di tali pratiche, rischia infatti di perdere autenticità e valore.