Come chiunque altro, è ben possibile che siate già andate incontro a fenomeni sgraditi sulla vostra pelle del viso, come l’acne.
Tuttavia, è anche possibile che quella che avete chiamato acne non sia, in realtà, tale. I deterioramenti delle condizioni di salute della nostra pelle possono infatti assumere diverse forme e l’acne è solamente una di queste. Un’altra, molto frequente, prende il nome di danneggiamento della barriera cutanea, una problematica che spesso non viene diagnosticata correttamente, con la conseguenza di fronteggiarla con strumenti e soluzioni poco adatte o addirittura sproporzionate.
Ecco perché riteniamo molto importante conoscere bene la differenza tra acne e barriera cutanea danneggiata, permettendo di giungere in tempi rapidi all’individuazione della migliore soluzione per sé.
Barriera cutanea: cos’è e perché si danneggia
La barriera cutanea è una sorta di scudo protettivo, lo strato superficiale della pelle che ci protegge da ogni aggressione esterna. È composta da un sottile strato di lipidi e cellule che agiscono come una barriera protettiva contro gli aggressori come l’inquinamento, i raggi UV e i batteri. Quando questo delicato equilibrio viene alterato, si verifica un danno che permette agli agenti esterni di penetrare all’interno degli strati più profondi della pelle.
Ma perché si verifica questo fenomeno?
In realtà, ci sono diversi fattori in gioco. Una pulizia eccessiva può ad esempio eliminare gli oli naturali e alterare il livello di pH della pelle. Oppure, può essere che gli ingredienti aggressivi contenuti nei prodotti per la cura della pelle possano causare irritazioni e compromettere l’integrità della pelle. Fattori ambientali come le condizioni climatiche estreme o l’eccessiva esposizione alla luce solare, possono indebolire ulteriormente la barriera.
Inoltre, scelte di vita come una dieta scorretta, livelli di stress, mancanza di sonno e fumo possono contribuire a danneggiare la lo strato più superficiale dell’epidermide nel tempo. Anche alcuni farmaci o condizioni mediche sottostanti, possono essere responsabili dell’alterazione della sua funzione.
Comprendendo quali sono le cause che danneggiano il nostro prezioso sistema di protezione, sia che si tratti di fattori esterni che di abitudini personali, possiamo prendere decisioni consapevoli su come prenderci cura della nostra pelle nel modo migliore.
Come affrontare il danno alla barriera cutanea
Se stiamo fronteggiando un danno alla barriera cutanea, la cosa migliore da fare è ripristinare e rafforzare lo strato protettivo della pelle: questo obiettivo può essere raggiunto in molti modi ma, in generale, ci si può approcciare positivamente attraverso una buona combinazione di pratiche quotidiane di cura della pelle e alcuni cambiamenti nello stile di vita.
Per esempio, il nostro suggerimento è quello di optare per detergenti delicati che non sottraggano alla pelle gli oli naturali: i detergenti aggressivi possono aggravare e indebolire ulteriormente la barriera già compromessa! Cercate dunque prodotti con ingredienti idratanti come ceramidi, acido ialuronico o glicerina per aiutare a reintegrare l’idratazione.
Ancora, inserite nella vostra routine quotidiana una crema idratante che possa sostenere il processo di riparazione: sceglietene una specificamente formulata per la pelle secca o danneggiata, preferibilmente senza profumo per evitare potenziali sostanze irritanti come l’alcol. Anche qui una formulazione leggera potrebbe aiutare e con l’aggiunta di un siero specifico antimacchie.
Ulteriormente, per calmare l’infiammazione e promuovere la guarigione, prendete in considerazione prodotti contenenti ingredienti lenitivi come l’aloe vera o l’estratto di camomilla, che possono aiutare a calmare il rossore e l’irritazione associati a una barriera compromessa.
Oltre ai rimedi topici, assicuratevi di nutrire il vostro corpo dall’interno, rimanendo idratati e mangiando in modo equilibrato, grazie ad una dieta ricca di antiossidanti. Gli alimenti ricchi di antiossidanti come i frutti di bosco, le verdure a foglia verde e le noci, possono aiutare a riparare le cellule danneggiate.
Infine, proteggete la pelle dagli aggressori esterni indossando ogni giorno la protezione solare. I raggi UV possono compromettere ulteriormente una barriera già indebolita, per cui scegliete una protezione solare ad ampio spettro con almeno SPF 30.
Come riconoscere la barriera cutanea danneggiata
Anche se può essere facile confondere la barriera cutanea danneggiata con l’acne o con altri comuni problemi della pelle, ci sono alcuni segni rivelatori che possono aiutare a distinguerli.
In particolare, un indicatore chiave del fatto che ci troviamo dinanzi a un danno alla barriera cutanea è l’eccessiva secchezza e desquamazione: se la pelle è ruvida al tatto e appare opaca, potrebbe essere un segno che la barriera protettiva è stata compromessa. Inoltre, arrossamenti e irritazioni sono spesso presenti quando il sistema di difesa della pelle è indebolito.
Un altro modo per riconoscere un danno alla barriera cutanea è prestare attenzione a come la pelle reagisce ai prodotti: se si nota una maggiore sensibilità o una sensazione di bruciore dopo l’applicazione di alcuni prodotti per la cura della pelle, questo potrebbe essere un segno inconfondibile che stanno danneggiando ulteriormente l’epidermide.
Ancora, se dopo la pulizia o la doccia la pelle risulta tesa e fastidiosa, ciò potrebbe indicare un danno di fondo.
Se siete consapevoli di questi segni e sintomi, avrete già fatto il primo e decisivo passo per prendervi cura un po’ meglio della vostra pelle…