In che misura bisogna valutare un principio attivo all’interno di un prodotto skincare? La risposta ve la forniamo noi con una miniguida
La scelta dei prodotti per la cura della pelle è un fattore estremamente importante in virtù di un risultato soddisfacente ed efficace sul lungo termine. Scegliere una crema perché tutti ne parlano bene o in quanto virale su TikTok non sarà mai la strada giusta per costruire una routine mirata, oltre che adeguata alle nostre caratteristiche.
Come orientarsi, dunque, nella scelta di creme, detergenti, sieri e chi ne ha più ne metta? La condizione che regna è identificare la vostra tipologia di pelle: se avete un viso tendenzialmente secco, ad esempio, non dovrete mai assolutamente scegliere un detergente in gel, ideale invece per le cuti particolarmente grasse o miste (clicca qui per una guida alla skincare in base alla tipologia di pelle).
Scoprire che tipo di pelle avete, però, non è l’unico fattore da tenere in considerazione. Estremamente importante, infatti, è anche leggere la composizione di ogni singolo prodotto prima di acquistarli. Come i più esperti sapranno, infatti, ogni articolo è composto da una serie di principi attivi in diverse percentuali: ebbene, l’entità di questo dato è fondamentale per capire se un prodotto può essere efficace sul medio lungo termine o meno.
Principi attivi, come sceglierli per le creme nella skincare
Tra gli attivi più ricorsi e presenti in commercio troviamo acido ialuronico, niacinamide, vitamina C, acido salicilico e retinolo. Ma in quale percentuale bisogna considerarli all’interno di un determianato prodotto affinché siano performanti sulla pelle? Ebbene, la risposta potrebbe lasciarvi decisamente sorpresi.
Acido Ialuronico
Questo attivo è sicuramente uno dei più diffusi e versatili in assoluto. Si adatta, infatti, ad ogni tipologia di pelle, motivo per cui è quasi sempre consigliato all’interno della skincare routine. Ha, inoltre, un’azione iper idratante e levigante, ma è anche ottimo per lavorare su elasticità e tono della pelle, soprattutto in età avanzata. Per una buona tollerabilità, in linea di massima orientatevi sempre su prodotti a base di acido ialuronico con una percentuale che non superi l’1%.
Retinolo
Questo è l’attivo sicuramente più controverso fra tutti, in quanto altamente fotosensibilizzante e tendenzialmente non combinabili con altri attivi volti a sensibilizzare la pelle. Se usato in modo corretto, però, può esercitare un’azione antiaging considerevole: per questo motivo, è davvero importante rispettare le percentuali consigliate per evitare reazioni negative. In questo caso, la percentuale tendenzialmente tollerabile sulla pelle è massimo dello 0,3%.
Niacinamide
Attivo seboregolatore, dunque particolarmente indicato per le pelli grasse o miste. Allo stesso tempo, però, esercita anche un’azione antimacchia e antiossidante: non è fotosensibilizzante e può essere combinato ad altri attivi. In questo caso, però, il discorso sulle percentuali può essere ampliato in base all’effetto che si vuole ottenere: orientatevi su una percentuale che va dal 3 al 5% (da non superare se non in casi strettamente necessari) per regolare il sebo, minore del 2% per un’azione antietà e lenitiva.
Acido salicilico
Se presentate pelli miste o acneiche, dovresti assolutamente includere dei prodotti a base di acido salicilico nella vostra routine. Questo attivo, infatti, esercita un’azione esfoliante, dunque va a rimuovere impurità e cellule morte dal viso: evitate quindi di combinarlo ad altri attivi che sensibilizzano la pelle, come ad esempio il retinolo. Anche in questo caso, andate cauti con le percentuali e cercate di non superare la soglia del 2%.
Vitamina C
Anche la vitamina C è un attivo estremamente ricorso nella routine di cura della pelle in quanto esercita molteplici effetti. In primis, è un potentissimo antiossidante, ma è anche utile per illuminare la pelle particolarmente spenta e priva di tono. Anche in questo caso, però, orientatevi sempre su una percentuale non superiore al 5%: alzando la, infatti, la tollerabilità potrebbe diminuire e si potrebbe rischiare di incorrere in pressori ed irritazioni.