La ceretta araba è un metodo fai da te di epilazione molto antico che consiste nel depilare la zona interessata grazie all’utilizzo di un composto fatto in casa formato da acqua, zucchero e succo di limone.
Niente di più semplice.
Prima di spiegarvi come si fa, ma soprattutto come si usa, facciamo un tuffo nel passato per scoprirne le origini.
Scavando nella storia, la prima civiltà che pare abbia praticato questo metodo per la depilazione, fu quella degli egizi.
Si pensa addirittura che fu proprio Cleopatra ad adottare tale metodo per eliminare i peli superflui dal suo bellissimo corpo. Secondo la cultura egizia infatti, il corpo delle donne rappresentava l’espressione massima di purezza, quindi era bandito qualunque inestetismo, compresi i peli.
Per tale necessità bisognava trovare un modo, il meno doloroso possibile, per depilare gambe, braccia, volto e le zone intime, così si pensò all’utilizzo di resine che attecchivano bene alla pelle e venivano via con facilità, lasciando soltanto qualche piccolo residuo, eliminabile con semplice acqua.
Grazie a questo ingegnoso quanto elementare metodo, le donne si sottoponevano alla più comune tortura di tutti i tempi, estirpando i peli del corpo senza discriminazione, fatta eccezione per i capelli.
Con il passare dei secoli anche i Greci presero spunto dagli egizi, espandendo questa tecnica agli uomini che praticavano sport.
I Greci addirittura rivoluzionarono la pratica creando per ogni zona una resina specifica, ed affinarono la ricerca con la scoperta di unguenti che cospargevano sulla zona depilata, finalizzati a ritardare la crescita dei peli oltre che evidenziare i muscoli.
Furono per altro i primi a creare l’antenato delle pinzette.
In quegli anni la depilazione era simbolo di denaro. Piùci si depilava e più si era importanti nella società, chi non poteva permetterselo era fondamentalmente uno schiavo.
Tanto era importante la depilazione che, in Oriente, furono addirittura emanate delle leggi che rendevano la pratica obbligatoria per tutti.
Tracciando una linea storica dunque, furono gli egizi a tramandare quest’usanza ai romani, i quali infine, crearono la cera con acqua, zucchero e succo di agrumi.0
Nella storia si conta un lasso temporale, che va dal 1500 al 1900, in cui le donne inspiegabilmente non si sottoponevano alla pratica della depilazione.
In seguito al “periodo buio” ci fu un rinsavimento sociale e scoppiò il vero e proprio boom dedicato ai diversi modi di eliminare i peli superflui, dai rasoi alle creme depilatorie.
La cera araba è un metodo di depilazione fai da te chiamato anche Halawa o Sokkar. Consiste nell’utilizzo di una pallina di zucchero cotto che si stende sulla pelle per poi tirarla via subito.
Peculiarità di questo metodo è il mancato utilizzo di strisce depilatorie.
È ideale per le pelli sensibili e chi presenta vene varicose poichè si tratta di un metodo tutto naturale.
Particolarmente indicata per zone problematiche, come l’inguine ad esempio, è anche economica e non inquina.
La preparazione, come si può intuire, è facile e veloce.
Occorrono:
In un pentolino antiaderente versare lo zucchero, l’acqua e per ultimo il succo di limone, portare a ebollizione per un paio di minuti mescolando il composto. Durante l’ebollizione si formerà una schiubma con bolle bianche. Continuando a mescolare, queste bolle diventano prima gialline e poi ambrate. Il colore ideale è il miele. Se troppo scuro vuol dire che è bruciata, se chiaro è immatura.
Quando noterete questa variazione di colore è il momento di spegnere il composto.
Trasferite la cera in un contenitore di vetro e lasciate raffreddare.
A questo punto, sempre con le mani bagnate, si potrà stendere il composto ottenuto nel senso del pelo, facendolo aderire bene ad essi.
Tirate poi la cera come nella tradizionale ceretta.
La miscela non deve essere né troppo appiccicosa né troppo asciutta. In quest’ultimo caso bisognerà aggiungere qualche goccia d’acqua e mescolare per bene.
Nel caso che, strappando via, resti sulla pelle qualche residuo non c’è da preoccuparsi, basterà sciacquare la zona con un po’ d’acqua calda e andrà via tutto, in fondo è zucchero!
Visto che si tratta di un metodo fai da te, potrebbe non andare bne per tutte e si potrebbero ottenere dei risultati poco soddisfacenti se non usata correttamente, pertanto vi invitiamo a provare prima in una piccola zona della vostra pelle, per testarne efficacia e tollerabilità, non si sa mai!
Alcuni consigliano di prepararne in abbondanza e poi conservarla anche per otto settimane, ma l’ideale sarebbe prepararla il giorno prima per il giorno dopo. Meglio usare sempre qualcosa di fresco quando si tratta di cose naturali!
In estate potrebbe essere un problema gestire la solidità/liquidità del prodotto, quindi è praticamente sconsigliata!
Qualcuno aggiunge anche qualche cucchiaino di miele, per addensare meglio il composto, ed altri le strisce di tessuto, ma sarebbe meglio rispettare l’originale ricetta.
Fateci poi sapere!
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