Mancano pochi giorni al 22 settembre, giorno in cui a Milano sfilerà la prima collezione firmata dal nuovo direttore creativo di Gucci, Sabato De Sarno.
Il giorno è evidentemente importante per tutti gli appassionati fashion, considerato che rappresenta la giusta occasione per far ripartire il marchio, a cui manca ancora un fondamentale tassello: il professionista che prenderà il posto come CEO di Marzo Bizzarri.
In attesa di tali decisioni, l’attenzione si sposta alle collezioni e, in particolar modo, su quali saranno le caratteristiche dei nuovi prodotti di una maison che ha costruito il suo prestigio e la sua notorietà sull’alta qualità. Questa peculiarità verrà confermata anche nel corso dei prossimi mesi o ci troveremo di fronte a qualche cambiamento repentino?
Diciamo subito che gli amanti dei prodotti Gucci sembrano poter dormire sonni tranquilli, considerato che è emerso apertamente come la linea di De Sarno si orienterà verso il lusso senza tempo.
D’altronde, chi è disposto a spendere per una cifra più alta per aggiudicarsi un capo di abbigliamento o un accessorio Gucci, difficilmente vuole scendere a compromessi con un prodotto che perde smalto e qualità nell’arco di pochi mesi.
Chi sceglie Gucci, insomma, vuole prodotti durevoli, senza tempo e versatili. E, in questo senso, non sono pochi gli analisti che condividono come Gucci sia rimasto un po’ indietro nella strada che conduce alla categoria timeless, spazio già occupato da brand come Saint Laurent e Bottega Veneta, che hanno optato per questo approccio in tempi meno sospetti.
La sfida per Gucci sembra dunque essere lanciata e raccolta. Oltre al debutto di De Sarno in Gucci previsto per il 22 settembre a Milano c’è molta attesa per chi sarà il prossimo CEO della griffe, con la ricerca del candidato ideale che già iniziata alcune settimane fa e che è prevista terminare entro il prossimo mese.
I bene informati sostengono che ad esser presa di mira potrebbe essere soprattutto la CEO di Saint Laurent, Francesca Bellettini, che è però stata nominata di recente come vice-CEO dell’intero gruppo.
Per quanto poi concerne gli obiettivi, Francois-Henri Pinault, al vertice di Kering, si dice convinto che Gucci riuscirà a passare da 10,5 miliardi di euro di fatturato del 2022 a 15 miliardi di euro nel medio termine, grazie soprattutto agli investimenti che verranno effettuati sulla linea di punta, migliorando la qualità del prodotto e l’agilità della supply chain.
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