Rimuovere correttamente lo smalto semipermanente dalle unghie è un passaggio che può fare la differenza e che richiede attenzione. Ecco qualche consiglio per toglierlo senza rovinare le unghie.
La rimozione corretta dello smalto semipermanente per unghie è fondamentale, per mantenerle in salute e non rischiare che si rovinino. Una rimozione impropria può causare danni alle unghie, rendendole deboli, col rischio che si spezzino anche gravemente. L’ utilizzo di metodi inadeguati o l’ applicazione di prodotti sbagliati può portare alla rovina dello strato superiore dell’ unghia, rendendole vulnerabili e aumentando il rischio di infezioni. Una rimozione corretta è anche necessaria per evitare la formazione di macchie e striature, che possono formarsi anche a causa dello smalto lasciato sopra le unghie per troppo tempo.
Per questi, e tanti altri motivi, è necessario fare attenzione alla cura delle proprie unghie e alla rimozione dello smalto semipermanente, per evitare che le unghie vengano danneggiate. Questo può essere evitato grazie a qualche semplice passaggio, qualora non fosse possibile recarsi da un’ estetista professionista per farlo.
Come rimuovere il semipermanente e prendersi cura delle proprie unghie post rimozione
Solitamente, quando lo smalto semipermanente inizia a rovinarsi, ci si reca dalla propria estetista di fiducia per rimuovere lo smalto e passare alla manicure successiva. Nonostante ciò, può capitare di non avere questa possibilità, e che improvvisamente ci si ritrovi a dover provvedere alla rimozione dello smalto semipermanente da sole. In questi casi, si può ricorrere all’ utilizzo di semplici prodotti.
Tra le opzioni più comuni, è consigliato utilizzare un solvente per smalto semipermanente (uno dei migliori lo potete trovare qui, con un grande riscontro in termini di recensioni). Si tratta di un prodotto specifico, che può essere applicato direttamente sull’ unghia o su metà dischetto in cotone, prima di applicarlo sarà necessario limare le unghie per togliere il toap coat, ovvero lo strato lucido.
Successivamente basterà poggiarli sulle unghie, avvolte poi con la carta stagnola, per far aderire al meglio il prodotto, come una sorta di impacco, che andrà a sciogliere lo smalto semipermanente, in circa 10 minuti. Lo smalto inizierà pian piano a squamarsi e staccarsi dall’ unghia, dopodiché sarà possibile eliminare i residui utilizzando un spingi cuticole o una lima, delicatamente.
In alternativa può essere usata anche una lima, qualora non si disponesse di un solvente, o si volesse evitare l’ utilizzo di prodotti chimici. In questo caso, sarà necessario utilizzare inizialmente una lima a grana fine per eliminare la parte più superficiale del semipermanente. Successivamente, si dovrà passare all’ utilizzo di una lima grana media o grossa, per rimuovere completamente il resto dello smalto.
Si consiglia di eseguire questa operazione con delicatezza, senza troppo vigore, in modo da non danneggiare le unghie. Una volta rimosso tutto lo smalto, si potrà utilizzare la lima grana fine per levigare l’ unghia naturale.
In entrambi i casi, è sempre bene ricordare successivamente di idratare le unghie e nutrire dopo la rimozione dello smalto, in modo da evitare la disidratazione e la rottura delle unghie stesse. E’ possibile applicare anche un rinforzante per unghie per renderle più resistenti (qui il migliore in base a più di 5000 recensioni), molto utile se si sente di averle deboli e inclini alla rottura, sono consigliati soprattutto prodotti che contengono vitamine, minerali e proteine. Un altro modo per prendersi cura delle proprie unghie dopo la rimozione dello smalto, è quello di utilizzare un olio nutriente, in modo da proteggere l’ unghia (anche qui il migliore con oltre 58000 recensioni positive), utile per nutrire sia le unghie che le cuticole ed idratarle.